Salute

Per darti delle informazioni tecniche sulle qualità dei nostri pani abbiamo chiesto aiuto a Emanuele Caruso, biologo nutrizionista che dal proprio studio di Zeloforamagno (Peschiera Borromeo) ha guidato numerose persone nel trovare la corretta ed equilibrata alimentazione giornaliera. A lui abbiamo chiesto che ne pensa dell’utilizzo del pane nella dieta e nello specifico un’analisi dei nostri pani più adatti a specifici piani alimentari (pani ai cereali e pani a lievitazione naturale)

Se vuoi chiedere direttamente ad Emanuele un supporto lasciamo di seguito il link al sito della sua attività
https://www.nutrizionistaemanuelecaruso.com/

IL PANE NELLA DIETA MEDITERRANEA

La dieta mediterranea è il modello alimentare per eccellenza, in grado di apportare salute e benessere al nostro organismo. Diversi studi evidenziano l’utilità e l’efficacia del modello mediterraneo nella prevenzione delle malattie neurodegenerative e cardiovascolari – oltre che di un corretto stato di salute – tanto da essere diventata, nel 2010, patrimonio UNESCO.

Sommariamente la dieta mediterranea prevede diversi punti, illustrati nella celebre “piramide alimentare”:

  • Preferire i cibi di origine vegetale, quali frutta e verdura  fresca, legumi e in generale CEREALI preferibilmente integrali (farine poco raffinate)
  • Preferire i grassi provenienti dall’OLIO EVO – seppur in quantità moderate
  • Consumo moderato di carne – seppur più recenti versione della piramide alimentare includono frequenze settimanali maggiori di carne, specialmente bianca
  • Consumo quotidiano di latticini e derivati ma a ridotto contenuto di grassi saturi
  • Ridotto consumo di dolci e salumi, così come anche di alcolici

Alla base della piramide alimentare (e dunque tra i cibi che andrebbero consumati con frequenza GIORNALIERA) troviamo – assieme a pasta, riso, altri cereali, frutta e verdura – proprio lui, il pane; in particolare, selezionando tra cereali o pane se ne consiglia un consumo di 1 o 2 volte al giorno (quindi pane anche ad entrambi i pasti, perché no!). Si consiglia in particolare il pane integrale in quanto ha un indice glicemico più basso (adatto quindi ai regimi ipocalorici e/o per diabetici) e effetti benefici sull’attività intestinale, svolti proprio dalla fibra vegetale contenuta in esso – naturalmente ciò non vale per i soggetti affetti da patologie intestinali (es Morbo di Crohn o sindrome dell’IBS) in quanto la fibra in eccesso in questo caso andrebbe ad apportare danni.

Spesso il pane è escluso dai piani alimentari di dimagrimento – specialmente quelli autogestiti – poiché demonizzato dall’opinione comune, come la stragrande maggioranza dei cibi della classe dei carboidrati. Tuttavia le linee guida ufficiali di riferimento nazionali (LARN) ci insegnano che dalla nostra dieta dovremmo assumere carboidrati nella quota giornaliera (e settimanale) di circa il 45-60%, ben più perciò della quota proteica e di grassi – ovviamente in maniera molto variabile a seconda dell’individuo. Se andiamo ad analizzare nello specifico i valori nutrizionali, 100 g di pane bianco apportano 290 kcal di cui i grassi sono solo 0,4 g, mentre il resto delle calorie è occupato da carboidrati (per circa il 70 %) e proteine vegetali (per circa il 9%). Questo è un dato particolarmente importante e che ci fa comprendere la buona qualità di un alimento come il pane fresco, rispetto a tanti altri prodotti confezionati o da supermercato come pane in cassetta, crackers o gallette; infatti, seppur molto pratici e comunque utili ai fini dietetici, questi alimenti mediamente contengono, tra le altre cose, un quantitativo medio di grassi maggiore rispetto a quelli del pane. Se prendiamo in considerazione i crackers ad esempio, su 100 g apportano ben 26 g di grassi, contro i 0,4 g del pane! Ecco perché, sia negli spuntini sia nei pasti, la scelta migliore dovrebbe ricadere sempre su di lui…il PANE.

CONSUMO DI PANE

Per un adulto medio e in salute si consiglia un consumo di pane GIORNALIERO tra i 150 e 200 g, preferibilmente di natura integrale.

L’importante è, come sempre, comporre il piatto nella maniera corretta: la giusta quota di carboidrati, proteine, grassi e fibra.

Il pane può coprire tranquillamente gran parte della quota di carboidrati e fibra della giornata alimentare di un individuo medio.

Dal punto di vista pratico, potremmo assumere mediamente 70 – 100 g di pane a pasto, facendo chiaramente attenzione anche alle altre fonti di carboidrati del piatto: non è sbagliato mangiare pane e pasta nello stesso piatto, ma si dovrebbero DOSARE bene le due fonti, quindi porzionare bene gli alimenti.

Per un adulto  medio che ha bisogno di una dieta ipocalorica e ipoglicemica, si potrebbe consigliare di utilizzare pane integrale, alla curcuma o ai cereali arricchito con semi , in uguale grammatura e pari a circa 70-100 g nei pasti principali (colazione, pranzo e cena) e circa 35-50 g se utilizzato negli spuntini.

L’utilizzo di pane con fibre quali i pani sopra citati è sconsigliato per chi soffre di patologie intestinali, o comunque da utilizzare con moderazione; in tali casi è invece consigliato il pane bianco, che rappresenta in ogni caso un ottimo alimento , solamente con un quantitativo di fibre minore.